Traverse Consort
stefano sabene, traverse rinascimentali
La performance Traverse consort dilata la consueta idea del “qui e ora” tipica del concerto tradizionale. L’esecuzione si attua in diversi punti dello spazio e del tempo, e in questa dimensione “altra” la prassi esecutiva su basi storiche incontra l’innovazione audio ad alta fedeltà, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza olistica.
Dando compimento alla mia lunga attività solistica e direttoriale in ambito orchestrale e polifonico, in questo format interpretativo concentro in un unico momento l’immagine interiore dell’opera e la sua realizzazione sonora, rinunciando alla mediazione di un organico vocale o strumentale.
Nel concerto mi alterno ai diversi strumenti suonando una linea melodica dal vivo, mentre le altre, da me campionate in precedenza, vengono riprodotte da diffusori realizzati appositamente per questo progetto dal musicista, liutaio e ricercatore Carlo Vicari. Ogni diffusore è disegnato in base alle caratteristiche acustiche di ogni singolo strumento, per restituire in altissima risoluzione e con straordinaria fedeltà ogni singola linea melodica.
Il Consort di Traverse rinascimentali è stato realizzato da Vincenzo De Gregorio, costruttore considerato un’autorità a livello internazionale, che ha soddisfatto con sensibilità artistica e profonda competenza le esigenze di questo progetto.
La vastità del repertorio musicale d’epoca rinascimentale è sterminata, eppure le composizioni ritenute adatte alle traverse rinascimentali sono relativamente poche. Questo per le caratteristiche intrinseche di questi strumenti, in cui non tutte le note sono di agevole emissione, intonazione e omogeneità timbrica. Altre famiglie di strumenti, come ad esempio le viole, i flauti dritti o i liuti, possono invece contare su un maggior numero di taglie e minori criticità esecutive.
Il Consort di traverse si limita tradizionalmente a tre taglie: discanto (in A o G), tenore (in D) e basso (in G). Ho tuttavia richiesto al costruttore alcune taglie aggiuntive, eventualità praticata a livello storico, a giudicare dagli strumenti originali del ‘500 che presentano le dimensioni più disparate. Questo mi ha consentito l’esplorazione di repertori vocali e strumentali nei molteplici aspetti del mondo musicale rinascimentale, includendo produzioni vocali sacre e profane, il linguaggio strumentale di Frescobaldi e Trabaci, la danza, l’arte delle diminuzioni da Ortiz a van Eyck, fino al primo seicento di Gesualdo e Monteverdi, riservando particolare attenzione alla produzione di Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Nelle musiche di derivazione vocale è stato dato massimo risalto al testo, che, pur non essendo ovviamente presente, ha suggerito la metrica e l’articolazione di ogni linea, dal minimo inciso alla più ampia unità fraseologica.
Stefano Sabene, ideatore e performer del Traverse Consort.